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E-commerce come scelta obbligata per il commercio e per la penetrazione dei mercati internazionali. 

Negli ultimi anni ,  la grande distribuzione al dettaglio ha registrato mutamenti in tutti i principali mercati.

Il contesto operativo si è ridisegnato a seguito del notevole cambiamento dei modelli di acquisto, con la crescente importanza del prezzo e delle opzioni di consegna e con la graduale migrazione verso il digitale.

Attualmente la Gdo e l’e-commerce sono modelli di business e di vendita complementari

In un contesto in continua evoluzione è fondamentale guardare ai mercati con una prospettiva differente rispetto al passato e cogliere i segnali di svolta che sono dettati dallo sviluppo di nuove tecnologie-

La distribuzione di oggi, sempre più orientata al consumatore 2.0, ha cambiato volto e assume maggiore rilevanza il commercio elettronico

Lo studio KPMG-Ice sottolinea come, nei quattro Paesi in esame, le vendite complessive nel segmento e-commerce, in continua crescita, abbiano raggiunto nel 2014 un valore di circa 156 miliardi di euro, cioè più dell'80% di tutto il commercio elettronico del nostro Continente. Nello stesso anno, la Gran Bretagna si è posizionata al primo posto in Europa, con 62 miliardi di euro di vendite online, grazie all’elevata diffusione di Internet e della banda larga mobile e all’efficienza del sistema logistico.

La distribuzione al dettaglio, pur rimanendo di gran lunga il principale canale di vendita per i beni di largo consumo, ha registrato, come si è detto, significativi mutamenti in tutti i principali mercati, mutamenti dovuti al diverso contesto operativo, nel quale il consumatore bada alla convenienza e alla comodità di consegna, senza fare troppe distinzioni fra i luoghi di acquisto.

Un’evoluzione confermata, in Italia, a fine luglio, dall’ingresso di Amazon nel settore dell’alimentare confezionato e del cura casa, un nuovo “negozio” che, fra le altre cose, permetterà ai fornitori nazionali della dot.com americana di utilizzarne a fondo la rete internazionale per proporsi anche sui mercati esteri.

In questo scenario le grandi insegne (Mercadona, Carrefour, Auchan, El Corte Inglés ecc.), presenti con shop online e servizi di "click & collect" e "click & drive", sono chiamate a competere proprio con i grandi pure-player statunitensi - Amazon ed eBay – e con molti pure player locali. Le tendenze emergenti, infatti, sono ormai orientate alla multicanalità che si concretizza, anche, nell'ordinare la merce online e poi ritirarla di persona nel punto vendita, senza alcun costo di spedizione

La Grande distribuzione organizzata e l'e-commerce – una volta compenetrati - offrono enormi potenzialità ai nostri esportatori e rappresentano un’occasione di crescita e un volano per il made in Italy.

“Per sfruttare pienamente tali opportunità – conclude Comitato Leonardo - i produttori italiani dovranno tuttavia intercettare la domanda di consumatori evoluti attratti dalla qualità, dall'innovazione, dal design e dalle caratteristiche di unicità e inimitabilità del made in Italy: un valore aggiunto straordinario in termini di immagine e reputazione rispetto ai concorrenti”.

Amazon: potrebbe essere la prossima grande azienda ad investire sulla guida autonoma

Amazon potrebbe utilizzare la tecnologia dei veicoli autonomi per facilitare i drop-off e le consegne di merci dell’ultimo miglio. Ad esempio, i droni possono comunicare o abbinarsi a veicoli a guida autonoma per coordinare le consegne. L’implementazione di tecnologie autonome potrebbe ridurre i costi di spedizione a lungo raggio dell’azienda fino al 50%. Considerando che i costi di spedizione di Amazon dovrebbero aumentare fino a circa 75 miliardi di dollari entro il 2022, significa risparmiare una notevole somma di denaro investendo nella tecnologia dei veicoli autonomi.

Amazon potrebbe anche investire nella tecnologia dei veicoli autonomi come modo per proteggere le sue attività di vendita al dettaglio da aziende che lavorano come concorrenti nell’arena dei veicoli autonomi. Una di queste società è Waymo, la società di veicoli autonomi di proprietà di Google Alphabet. Mentre Waymo non è necessariamente una minaccia per il servizio Prime di Amazon al momento, una più profonda integrazione tra Google Shopping e le auto autonome di Waymo potrebbe consentire consegne ai consumatori nel giro di poche ore.

Se ciò dovesse avverarsi, Waymo potrebbe effettivamente offrire ai rivenditori un modo economico per competere con Amazon Prime. Tra l’altro se Amazon adotterà in futuro la tecnologia dei veicoli autonomi, potrebbe spingere gli altri a fare lo stesso. Il colosso del web è il primo per vendite online e dunque è probabile che se in futuro l’azienda punterà sulle nuove tecnologie l’effetto che potrebbe crearsi potrebbe avere una portata mondiale.

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Tra le tante, modifiche per le responsabilità del trasportatore, la nomina del consulente per la sicurezza, la classificazione di pericolo degli oggetti contenenti merci pericolose, i numeri Onu, le batterie e le materie con codici cisterna con il segno (+)

Come ogni biennio il testo degli allegati tecnici A e B dell’accordo Adr è stato sottoposto a revisione dal gruppo di lavoro per il trasporto delle merci pericolose (WP.15) della Commissione economica per l’Europa (Unece) e il testo emendato relativo all’Adr 2019 entrerà in vigore il 1° gennaio 2019 con il consueto semestre transitorioe sarà pienamente efficace dal 1° luglio 2019.

Prima di entrare nel merito delle novità principali che avranno un particolare interesse per gli operatori del settore è opportuno segnalare che il termine rischio (risk) è stato sostituito in modo generalizzato dal termine pericolo (hazard) in tutto il testo degli allegati A e B.

Nuove definizioni

Sono riportate le nuove seguenti definizioni:

  • bombola sovra-stampata: bombola destinata al trasporto di Gpl con una capacità in acqua non superiore a 13 litri costituita da una bombola interna d’acciaio saldato rivestito con una custodia protettiva sovrastampata in materia plastica alveolare, che non è rimovibile ed è attaccata alla superficie esterna della parete della bombola d’acciaio;
  • diametro (per i serbatoi delle cisterne):il diametro interno del serbatoio;

Aggiornata, invece, la definizione di cisterna chiusa ermeticamente, comecisterna che:

  • non è equipaggiata con valvole di sicurezza, dischi di rottura o altri simili dispositivi di sicurezza o con valvole di depressione; oppure
  • è equipaggiata con valvole di sicurezza precedute da un disco di rottura conformemente al paragrafo 8.2.2.10, ma non è equipaggiata con valvole di depressione.

Una cisterna destinata al trasporto di materie liquide con una pressione di calcolo di almeno 4 bar o destinata al trasporto di materie solide (in polvere o in granuli) indipendentemente dalla sua pressione di calcolo è anche considerata chiusa ermeticamente se:

  • è dotata di valvole di sicurezza precedute da un disco di rottura conformemente al paragrafo 8.2.2.10 e valvole di depressione conformemente ai requisiti del paragrafo6.8.2.2.3, oppure
  • non è dotata di valvole di sicurezza, dischi di rottura o altri simili dispositivi di sicurezza, ma è dotata di valvole di depressione conformemente ai requisiti del paragrafo 8.2.2.3.

Responsabilità del trasportatore

Il paragrafo 1.4.2.2.2 è stato modificato come segue: «Il trasportatore può tuttavia, nel caso del 1.4.2.2.1(a), (b), (e) e (f), confidare sulle informazioni e sui dati che gli sono stati messi a disposizione dagli altri operatori. Nel caso del 1.4.2.2.1 (c) egli può confidare su quello che è certificato nel "certificato di riempimento del container/veicolo" fornito conformemente al 5.4.2.».

Si ricorda che il certificato di carico del container/veicolo conforme alla sezione 5.4.2 del codice Imdg deve essere fornito con il documento di trasporto quando il trasporto di merci pericolose su strada precede un percorso marittimo. È ragionevole che il trasportatore possa confidare di quanto certificato dal soggetto responsabile del carico dal momento che quest’ultimo appone la sua firma nella sezione 20 della multimodal dangerous goods formrelativa alla conformità del carico su veicolo o container.

Consulente per la sicurezza

L’obbligo di nomina del consulente per la sicurezza dei trasporti si applica anche agli speditori in base al testo aggiornato della sottosezione 1.8.3.1: «Ogni impresa, la cui attività comporta la spedizioneo il trasporto di merci pericolose sustrada, oppure le relative operazioni di imballaggio, di carico, di riempimento o di scarico, deve nominare uno o più consulenti per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose, in seguito denominati «consulenti», incaricati di facilitare l'opera di prevenzione dei rischi per le persone, per i beni o per l'ambiente inerenti a tali attività».

Tuttavia, gli speditori avranno tempo fino al 31 dicembre 2022 (4 anni, a partire dal 1° gennaio 2019) per nominare un consulente in virtù della misura transitoria del 1.6.1.44: «Le imprese che partecipano al trasporto di merci pericolose solo come speditori e che non hanno nominato un consulente per la sicurezza sulla base delle disposizioni applicabili fino al 31 dicembre 2018 devono, in deroga alle disposizioni del 1.8.3.1 applicabili dal 1° gennaio 2019, nominare un consulente per la sicurezza entro il 31 dicembre 2022».

Classificazione di pericolo degli oggetti contenenti merci pericolose

È stato soppresso il testo generico della sottosezione 1.1.3.1 (b): «Le disposizioni dell'ADR non si applicano ai trasporti di macchinari o dispositivi non specificati nel presente Allegato e che possono contenere merci pericolose al loro interno o nei loro circuiti di funzionamento, a condizione che siano adottati provvedimenti atti a impedire ogni perdita del contenuto nelle normali condizioni di trasporto»e sono stati inseriti nuovi numeri Onu dal 3537 al 3548 relativi agli oggetti contenenti merci pericolose la cui classificazione è riportata nella nuova sezione 2.1.5 nella quale, per "oggetto", si intende un macchinario, un apparecchio o altro dispositivo contenente una o più merci pericolose (o loro residui), che sono parte integrante dell’oggetto, necessarie al suo funzionamento e che non possono essere rimosse ai fini del trasporto.

La sezione 2.1.5 non si applica:

  • agli oggetti per i quali esiste già una designazione ufficiale per il trasporto più specifica nella tabella A del capitolo 3.2;
  • alle merci pericolose della classe 1, classe 6.2, classe 7 o al materiale radioattivo contenuto negli oggetti.

Le pertinenti istruzioni di imballaggio per questi oggetti sono la P006 e la LP03 (grandi imballaggi). Al paragrafo 5.2.2.1.12 sono previste disposizioni speciali per l'etichettatura degli oggetti contenenti merci pericolose trasportate con i numeri Onu dal 3537 al 3548.

Nuovi numeri Onu e designazioni ufficiali per il trasporto

Sono stati inseriti i seguenti numeri ONU:

  • 3535 SOLIDO TOSSICO, INFIAMMABILE, INORGANICO, N.A.S.
  • 3536 BATTERIE AL LITIO INSTALLATE IN UNITÀ DI TRASPORTO MERCI, batterie al litio ionico o batterie al litio metallico
  • 3537OGGETTI CONTENENTI GAS INFIAMMABILE, N.A.S.
  • 3538 OGGETTI CONTENENTI GAS NON INFIAMMABILE, NON TOSSICO, N.A.S.
  • 3539 OGGETTI CONTENENTI GAS TOSSICO, N.A.S.
  • 3540 OGGETTI CONTENENTI LIQUIDO INFIAMMABILE, N.A.S.
  • 3541 OGGETTI CONTENENTI SOLIDO INFIAMMABILE, N.A.S.
  • 3542 OGGETTI CONTENENTI UNA MATERIA SOGGETTA AD ACCENSIONE SPONTANEA, N.A.S.
  • 3543 OGGETTI CONTENENTI UNA MATERIA CHE A CONTATTO CON L’ACQUA SVILUPPA GAS INFIAMMABILI, N.A.S.
  • 3544 OGGETTI CONTENENTI MATERIA COMBURENTE, N.A.S.
  • 3545 OGGETTI CONTENENTI PEROSSIDO ORGANICO, N.A.S.
  • 3546 OGGETTI CONTENENTI MATERIA TOSSICA, N.A.S.
  • 3547 OGGETTI CONTENENTI MATERIA CORROSIVA, N.A.S.
  • 3548 OGGETTI CONTENENTI MERCI PERICOLOSE DIVERSE, N.A.S.

Classificazione di pericolo delle materie corrosive

È stata completamente emendata la sezione 2.2.8 relativa alle materie corrosive e, in particolare, alla classificazione delle miscele. L’approccio alla classificazione e all'assegnazione dei gruppi di imballaggio è suddiviso in livelli e dipende dalla quantità di informazioni disponibili per la miscela in esame, per le miscele simili e/o per i suoi componenti. Il diagramma di flusso della figura 2.2.8.1.6.1 (si veda la figura 1) illustra il processo da seguire.

Figura 1

Figura 2.2.8.1.6.1: fasi della procedura per la classificazione

e l’assegnazione del gruppo di imballaggio di miscele corrosive

I criteri di assegnazione dei gruppi di imballaggio per le miscele quando sono disponibili dati per la miscela in esame sono quelli “storici” già inclusi nella sezione 2.2.8 dell’Adr 2017 e riassunti nella tabella 2.

Tabella 2

Riepilogo dei criteri del 2.2.8.1.5.3

Gruppo di imballaggio Tempo di esposizione Periodo di osservazione Effetto
I ≤ 3 min ≤ 60 min Danno irreversibile alla pelle intatta
II > 3 min ≤ 1 h ≤ 14 gg. Danno irreversibile alla pelle intatta
III > 1 h ≤ 4 h ≤ 14 gg. Danno irreversibile alla pelle intatta
III - - Velocità di corrosione su superfici sia in acciaio sia in alluminio superiore a 6,25 mm all’anno ad una temperatura di prova di 55 ºC quando le materie sono testate su entrambi i materiali

 

Una prima novità è costituita dall’applicazione dei principi ponte, già ampiamente conosciuti in ambito del sistema Ghs e del regolamento n. 1272/2008 (Clp), ai fini della classificazione delle miscele.

Quando una miscela non è stata testata per determinare il suo potenziale di corrosione cutanea, ma ci sono dati sufficienti sia sui singoli componenti che su miscele simili testate al fine di classificare adeguatamente la miscela e assegnarle un gruppo di imballaggio, questi dati saranno utilizzati conformemente con i principi ponte:

  • diluizione;
  • lotti di fabbricazione;
  • concentrazione di miscele del gruppo di imballaggio I;
  • interpolazione all’interno di un gruppo di imballaggio;
  • miscele sostanzialmente simili.

La seconda novità di applicazione generale in tutti casi in cui non sono disponibili dati sperimentali sulla miscela è costituita dall’applicazione del metodo di calcolo basato sulla classificazione delle sostanze di cui al sottoparagrafo 2.2.8.1.6.3 quando sono disponibili i dati di corrosione cutanea dei componenti della miscela (vedere la figura 2).

Figura 2

Figura 2.2.8.1.6.3 - Metodo di calcolo

 

L’applicazione del metodo di calcolo è consentita solo se non ci sono effetti sinergici che rendono la miscela più corrosiva della somma delle sue sostanze. Questa restrizione si applica solo se viene assegnato alla miscela il gruppo di imballaggio II o III.

Quando si utilizza il metodo di calcolo, devono essere presi in considerazione tutti i componenti appartenenti alla classe 8 a una concentrazione ≥ 1%, oppure < 1% se questi componenti sono ancora rilevanti ai fini della classificazione della miscela come corrosiva per la pelle.

Per determinare se una miscela contenente sostanze corrosive debba essere considerata una miscela corrosiva e assegnarle un gruppo di imballaggio, è necessario applicare il metodo di calcolo descritto nel diagramma di flusso di cui alla figura 2.

Quando un limite di concentrazione specifico (Lcs) è assegnato a una sostanza a seguito del suo inserimento nella Tabella A del capitolo 3.2 oppure in una disposizione speciale, questo limite deve essere utilizzato al posto dei limiti di concentrazione generici (Lcg). Questo appare quando l’1% è usato nella prima fase per la valutazione delle sostanze del gruppo di imballaggio I, e quando il 5% è usato rispettivamente per le altre fasi nella figura 2.2.8.1.6.3.

A questo scopo, la formula della somma deve essere adattata per ogni fase del metodo di calcolo. Ciò significa che, ove applicabile, il limite di concentrazione generico debba essere sostituito dal limite di concentrazione specifico assegnato alla/e sostanza/e (LCSi) e la formula adattata è una media ponderata dei diversi limiti di concentrazione assegnati alle diverse sostanze nella miscela:

dove:

  • PG xi= concentrazione della sostanza 1, 2 ... i nella miscela, assegnata al gruppo di imballaggio x (I, II o III);
  • LCG = limite di concentrazione generico;
  • LCSi= limite di concentrazione specifico assegnato alla sostanza i.

Il criterio per un gruppo di imballaggio è soddisfatto quando il risultato del calcolo è ≥ 1. I limiti di concentrazione generici da utilizzare per la valutazione in ciascuna fase del metodo di calcolo sono quelli riportati nella figura 2.

Nuove istruzioni di imballaggio relative alle batterie

Sono state inserite le seguenti istruzioni d’imballaggio concernenti le batterie:

  • P911, che si applica agli elementi e alle batterie danneggiate o difettose dei numeri Onu 3090, 3091, 3480 e 3481 che nelle normali condizioni di trasporto sono suscettibili di una rapida frammentazione, di reagire pericolosamente, di produrre una fiamma o un pericoloso sviluppo di calore o una pericolosa emissione di gas o vapori tossici, corrosivi o infiammabili;
  • LP905, che si applica alle serie di produzione dei numeri Onu 3090, 3091, 3480 e 3481 che si compongono al massimo di 100 elementi e batterie e ai prototipi di pre-produzione di elementi e batterie quando questi prototipi sono trasportati per essere provati;
  • LP906, che si applica alle batterie danneggiate o difettose dei numeri Onu 3090, 3091, 3480 e 3481 che nelle normali condizioni di trasporto sono suscettibili di una rapida frammentazione, di reagire pericolosamente, di produrre una fiamma o un pericoloso sviluppo di calore o una pericolosa emissione di gas o vapori tossici, corrosivi o infiammabili.

Disposizioni particolari per materie con codici cisterna con il segno (+)

Le materie e gruppi di materie, per le quali il segno "(+)" compare dopo il codice cisterna nella colonna (12) della tabella A del capitolo 3.2, sono sottoposte a disposizioni particolari. In questo caso, l'uso alternativo delle cisterne per altre materie e gruppi di materie è autorizzato soltanto se questo è specificato nel certificato di approvazione del tipo.

Le disposizioni per queste cisterne sono indicate dai seguenti codici cisterna integrati dalle pertinenti disposizioni speciali indicate nella colonna (13) della tabella A del capitolo 3.2 (vedere la tabella 3).

Tabella 3

Tabella A del capitolo 3.2

Classe numero Onu Nome e descrizione Codice cisterna
1 0331 Esplosivo da mina di tipo B S2.65AN
4.1

 

2448 Zolfo, fuso LGBV
3531 Materia soggetta a polimerizzazione, solida, stabilizzata, N.A.S. SGAN
3533 Materia soggetta a polimerizzazione, solida, con controllo di temperatura, N.A.S.
3532 Materia soggetta a polimerizzazione, liquida, stabilizzata, N.A.S. L4BN
3534 Materia soggetta a polimerizzazione, liquida, con controllo di temperatura, N.A.S.
4.2 1381 Fosforo, bianco o giallo, secco, in acqua o in soluzione L10DH
2447 Fosforo, bianco, fuso
4.3 1389 Amalgama di metalli alcalini, liquido L10BN
1391 Dispersione di metalli alcalini o dispersione di metalli alcalino-terrosi
1392 Amalgama di metalli alcalino-terrosi, liquido
1415 Litio
1420 Leghe metalliche di potassio, liquide
1421 Lega di metalli alcalini, liquida, N.A.S.
1422 Leghe di potassio e sodio, liquide
1428 Sodio
2257 Potassio
3401 Amalgama di metalli alcalini, solido
3402 Amalgama di metalli alcalino-terrosi, solido
3403 Leghe metalliche di potassio, solide
3404 Leghe di potassio e sodio, solide
3482 Dispersione di metalli alcalini, infiammabile o dispersione di metalli alcalino-terrosi, infiammabile
1407 Cesio L10CH
1423 Rubidio
1402 Carburo di calcio, gruppo di imballaggio I S2.65AN
5.1 1873 Acido perclorico contenente più del 50% ma al massimo il 72% di acido, in massa L4DN
2015 Perossido di idrogeno, in soluzione acquosa, stabilizzato, contenente più del 70% di perossido di idrogeno L4DV
2014 Perossido di idrogeno, in soluzione acquosa, contenente almeno il 20% ma al massimo il 60% di perossido di idrogeno L4BV
2015 Perossido di idrogeno, in soluzione acquosa, stabilizzato, contenente più del 60% ma al massimo il 70% di perossido di idrogeno
2426 Nitrato di ammonio, liquido, soluzioni calde concentrate a più del 80% ma non più del 93%
3149 Perossido di idrogeno e acido perossiaceticoin miscela, stabilizzata
3375 Nitrato di ammonio, in emulsione, sospensione o gel, per la fabbricazione degli esplosivi da mina, liquido LGAV
3375 Nitrato di ammonio, in emulsione, sospensione o gel, per la fabbricazione degli esplosivi da mina, solido SGAV
5.2 3109 Perossido organico di tipo F, liquido L4BN
3119 Perossido organico di tipo F, liquido, con controllo di temperatura
3110 Perossido organico di tipo F, solido S4AN
  3120 Perossido organico di tipo F, solido, con controllo di temperatura
6.1 1613 Acido cianidrico, in soluzione acquosa L15DH
3294 Acido cianidrico, in soluzione alcolica
7 a   Tutte le materie Cisterne speciali
Requisito minimo per i liquidi L2.65CN
Requisito minimo per i solidi S2.65AN
8 1052 Fluoruro di idrogeno, anidro L21DH
1744 Bromo o bromo in soluzione
1790 Acido fluoridrico, in soluzione, contenente più del 85% di acido fluoridrico
1791 Ipoclorito in soluzione L4BV
1908 Clorito in soluzione

 

Etichette di pericolo

È stato completamente ristrutturato il paragrafo 5.2.2.2.2 relativo ai modelli di etichette. Le informazioni relative al numero del modello di etichetta, la divisione o categoria, il tipo di simbolo grafico e il suo colore, lo sfondo, la cifra e il suo colore nell’angolo in basso, l’etichetta modello e le eventuali note sono contemplate in una tabella di riferimento per tutte le classi/divisioni dell’Adr (vedere la tabella 4).

Tabella 4

Il nuovo paragrafo 5.2.2.2.2

 

Trasporto di materie pericolose con controllo della temperatura

È stata inserita una nuova sezione 7.1.7 relativa alle disposizioni speciali applicabili al trasporto di materie autoreattive della classe 4.1, perossidi organici della classe 5.2 e sostanze stabilizzate mediante controllo della temperatura (diverse dalle sostanze autoreattive e dai perossidi organici)

Le disposizioni comprese nella sezione 7.1.7 si applicano:

  • ad alcune materie autoreattive, quando richiesto dal paragrafo 2.2.41.1.17;
  • ad alcuni perossidi organici, quando richiesto dal paragrafo 2.2.52.1.15;
  • ad alcune materie soggette a polimerizzazione quando richiesto dal paragrafo 2.2.41.1.21 o dalla disposizione speciale 386 del capitolo 3.3 che possono essere trasportate solo in condizioni in cui la temperatura è controllata.

Queste disposizioni si applicano anche al trasporto di materie per le quali:

  • la designazione ufficiale di trasporto, come indicata nella colonna 2 della tabella A del capitolo 3.2 o secondo il 3.1.2.6, contiene la parola "STABILIZZATO";
  • la Tdaa o la Tpaa determinata per la materia (con o senza stabilizzazione chimica) offerta per il trasporto è:

- inferiore o uguale a 50 °C per gli imballaggi semplici e gli Ibc o

- inferiore o uguale a 45 °C per le cisterne.

La "temperatura di controllo" - temperatura massima alla quale la materia può essere trasportata in modo sicuro - e la temperatura di emergenza" - temperatura alla quale devono essere implementate le procedure di emergenza in caso di deficienza del sistema di controllo - sono riportate nella tabella 5.

Tabella 5

Determinazione delle temperature di controllo e di emergenza

 

Tipo di recipiente Tdaaa /Tpaaa Temperatura di controllo Temperatura di emergenza
Imballaggi semplici e Ibc ≤ 20 °C

> 20 °C e ≤ 35 °C

> 35 °C

20 °C inferiore a Tdaa/Tpaa

15 °C inferiore a Tdaa/Tpaa

10 °C inferiore a Tdaa/Tpaa

10 °C inferiore a Tdaa/Tpaa

10 °C inferiore a Tdaa/Tpaa

5 °C inferiore a Tdaa/Tpaa

Cisterne ≤ 45 °C 10 °C inferiore a Tdaa/Tpaa 5 °C inferiore a Tdaa/Tpaa
a Cioè la Tdaa/Tpaa della materia come imballata per il trasporto.

 

Le temperature di controllo e di emergenza sono ricavate usando la tabella al 7.1.7.3.5 dalla Tdaa o dalla Tpaa che sono definite come le temperature più basse alle quali può avvenire una decomposizione autoaccelerata o una polimerizzazione autoaccelerata con una materia contenuta in un imballaggio, in un Ibc o in una cisterna utilizzati per il trasporto.

La Tdaa o la Tpaa deve essere determinata per decidere se una materia deve essere sottoposta ad un controllo della temperatura durante il trasporto. Le disposizioni per la determinazione della Tdaa e della Tpaa sono fornite nella parte II, sezione 28 del manuale delle prove e dei criteri dell’Onu.

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Dopo aver sfiorato il fallimento, il progetto autostradale lombardo sembra non vedere la sua conclusione. Lavori fermi, nessun piano industriale efficace e un buco di 2,4 miliardi di finanziamenti a lungo termine. Ma la regione Lombardia vuole completare l'opera.
Nel dicembre 2017 il Tribunale di Milano ha respinto la richiesta di fallimento presentata, nel luglio dello stesso anno, nei confronti di Pedemontana Lombarda. Alla società veniva contestato un forte indebitamento nei confronti di banche e fornitori, ma i giudici hanno dato ragione alla società autostradale, grazie ai cinquanta milioni di euro ancora presenti nelle sue casse, agli sforzi di Regione Lombardia e al contributo di vari istituti di credito, che hanno trasformato un prestito di duecento milioni di euro (scadenza 2018) in un mutuo con scadenza nel 2034.
Scongiurato il fallimento, dopo quasi un anno, la situazione non sembra però essere migliorata. Questa infrastruttura ha l'obiettivo di velocizzare gli spostamenti nell'area nord di Milano, interessando le provincie di Varese, Como e Bergamo. Il primo tratto realizzato di 19 chilometri (da Cassano Magnago a Lomazzo) ha già richiesto un esborso finanziario di un miliardo di euro, mentre, secondo gli esperti, i 70 chilometri ancora da completare – da Cesano Maderno (MB) a Osio Sotto (BG) – necessitano di un investimento pari a cinque miliardi di euro compresi gli oneri finanziari.
Autostrada Pedemontana Lombarda è controllata all'80 percento da società autostradale Serravalle e per la restante parte dalla Regione Lombardia. Nonostante l'impegno di entrambi i soci, il problema fondamentale rimane il reperimento dei fondi per la conclusione della tratta autostradale ed è questo il motivo per cui a metà ottobre è stata aperta una consultazione preliminare di mercato, pubblicata anche sul quotidiano inglese Financial Times. L'obiettivo è capire quali grandi gruppi italiani ed europei sarebbero interessati a partecipare alla costruzione del secondo lotto e completare l'opera. Le offerte devono pervenire entro il 30 novembre 2018, mentre a inizio dicembre si svolgeranno i colloqui con chi ha inviato la manifestazione di interesse. Una cosa è certa, questa incompiuta autostrada – uno dei progetti più grandi d'Europa – è la più moderna costruita in Italia (senza caselli e con pedaggio automatico) e ha bisogno di un convincente piano industriale accompagnato da solidi investimenti.
Questo è il convincimento anche di Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, che recentemente ha dichiarato di aver preso contatti con tre fondi di investimento, due italiani e uno straniero, a riprova che il progetto sia ancora importante e che se lo Stato non riuscirà a garantire le risorse necessarie, la Regione agirà da sola. Ma non è tutto: la vicenda può diventare l'inizio di un duro scontro politico all'interno della maggioranza. L'opera è oggetto di analisi costi-benefici da parte della commissione di esperti istituita dal ministro Toninelli, mentre continue pressioni provengono da rappresentanti della Lega che promuovono il completamento della direttrice lombarda.

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L'80 % dei sinistri trasporti sono da ricondursi a una pianificazione carente e a un imballaggio scadente.

Questo succede perché nessuno si preoccupa di capire cosa viene effettivamente trasportato e come dovrebbe essere imballato.

L'importanza della relazione che intercorre tra la fase di produzione fino al trasporto non è sempre chiara a tutti gli attori della filiera.

Nelle aziende, per ciascuna fase sono responsabili persone diverse, che spesso non comunicano tra loro o, comunque, non lo fanno a sufficienza.

Ad  esempio: all'epoca del Re Ludovico, si trasportava il vino all'interno di cassette di legno.

Le bottiglie di vino erano avvolte anche in carta seta per evitare i graffi.

Con il tempo, si è giunti a considerare la possibilità di trasportare il vino all'interno di cartoni, disposti su pallet.

Tuttavia, nel corso degli anni, i cartoni sono diventati sempre più sottili e scadenti.

Pensateci: quando decidiamo di prendere un cartone di vino al supermercato, non siamo sicuri che arrivi intatto fino alla cassa.

Spesso i camion trasportano questi cartoni di qualità scadente per 600, 1000 o 2000 chilometri.

Le bottiglie si spostano, il materiale si logora.

E se il conducente dovesse frenare a fondo, la merce verrebbe definitivamente danneggiata e non verrebbe accettata dal destinatario.

A quel punto il conducente si sentirebbe dire: "Hai guidato male. È colpa tua". In realtà, è chiaro che la colpa debba ricadere sul mittente.

La merce deve essere imballata per evitare di essere danneggiata in caso di frenata a fondo.

Nella maggior parte dei casi, i responsabili acquisti non sono interessati ad avere cartoni di qualità migliore, che, a fronte di un costo leggermente superiore, garantirebbero alla merce una protezione del 50 % superiore.

Ai responsabili degli acquisti importa solo risparmiare, senza essere consapevoli delle conseguenze o senza nemmeno considerarle.

È un approccio sconsiderato. Ciò non vale solo per il trasporto ma anche per il carico.

Si risparmia dove non si deve.

 

 

Come ci si dovrebbe comportare in caso di sinistro durante il trasporto? Quali sono i consigli più utili?

 

La Romania, da questo punto di vista, è esemplare.

Quando un conducente rumeno incorre in un sinistro, è tenuto a compilare una relazione, nella quale sono riportate tutte le informazioni principali: dall'identità del conducente alla descrizione del sinistro.

Inoltre, fa delle foto con lo smartphone, di cui oggi è dotato qualsiasi conducente, direttamente sul luogo del sinistro.

Fare delle foto non costa niente, ma può far risparmiare molti soldi. È importante, infatti, documentare lo stato della merce direttamente in loco e non più tardi, una volta arrivata in magazzino.
Per dirla in breve: è importante pianificare e comunicare prima del trasporto, così da prevenire eventuali sinistri.

In caso di danni, è indispensabile una buona documentazione in loco.

Maggiori informazioni su TimoCom sono disponibili sul sito www.timocom.it 

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Il Picking, ovvero la preparazione degli ordini di spedizione inizia dal momento in cui le istruzioni del cliente vengono ricevute nel centro di distribuzione per via elettronica.

Il sistema assegna al Picking Operator che ritira la merce richiesta dalle posizioni indicate dal sistema attraverso un percorso logico. Le posizioni da ritirare sono calcolate in base a rigorosi criteri FIFO o alla data di scadenza.

Tutte le attività di prelievo vengono eseguite con terminali wireless che utilizzano la tecnologia 3G, in modo che l'inventario di ciascuna posizione sia sempre online.

Una volta preparato l'ordine di spedizione, procediamo a verificare l'ordine, imballare ed emettere la relativa lista di imballaggio.

Questi ultimi indicano il numero del pacco e il peso associati a ogni SKU richiesto.

Prima del processo del pacchetto, vengono eseguite attività a valore aggiunto, quali: etichettatura, posizionamento del sensore, pacchetto promozionale, introduzione di istruzioni, separatori, componenti, ecc., A seconda delle necessità.

Al fine di avere operazioni efficienti misurate in tempi di processo, il rifornimento delle posizioni di prelievo viene effettuato in modo permanente.

Per questo, il sistema calcola gli stock critici in base alla domanda storica, li confronta con gli stock nelle aree di raccolta e incarica l'Operatore assegnato di eseguire i rifornimenti corrispondenti. Tutto quanto sopra, attraverso un terminale wireless.

Il Picking è la preparazione di ordini per unità automatizzata.

Esistono diversi sistemi per migliorare l'efficienza.

La raccolta è in una lista di oggetti e luoghi in cui si sono, andare raccogliere le unità che specifica la lista in modo da formare uno o più ordini. Data la disparità dei prodotti che possiamo trovare l'automazione di questo compito può essere molto costoso e tecnicamente difficile, quindi è di solito un compito intenso.

 

Tipologie di Picking

 

Pick to Light : Ogni posizione (slot) ha una lampada, che indica il numero di unità che devono essere prese da quella posizione e un pulsante per confermare quando vengono prese quelle unità. La procedura per formare un ordine con questo strumento è che l'operatore legge il codice a barre dell'ordine.

Voice Picking : Ogni operatore ha una cuffia per mezzo di un udito dice all'operatore quale posizione deve andare e quante unità dovrebbero essere prese, e attraverso la voce dell'operatore vengono fornite informazioni e comandi al sistema.

Lettore di codici a barre : questo strumento consiste in ciascun operatore che ha un sistema con uno schermo che indica visivamente all'operatore quale posizione deve essere diretta e quante unità devono essere prese.

 

Fattori nel Picking

 

Lo specifico "processo di evasione degli ordini" o le procedure operative dei centri di distribuzione sono determinati da molti fattori. Ogni centro di distribuzione ha le sue specifiche esigenze o priorità.

Non esiste un processo "one size fits all" che fornisce universalmente l'operazione più efficiente. Alcuni dei fattori che determinano il flusso di processo specifico di un centro di distribuzione sono:

La natura del prodotto spedito - la spedizione di uova e camicie di spedizione può richiedere diversi processi di adempimento
La natura degli ordini: il numero di articoli e quantità differenti di ciascun articolo negli ordini
La natura dell'imballaggio di spedizione: custodie, contenitori, buste, pallet possono creare variazioni di processo
Costi di spedizione - consolidamento degli ordini, la spedizione pre-sort può cambiare le operazioni di elaborazione
Disponibilità, costi e produttività della forza lavoro - possono creare decisioni di trade-off nelle operazioni di automazione e di elaborazione manuale
Tempestività delle finestre di spedizione - quando le spedizioni devono essere completate sulla base di corrieri possono creare variazioni di elaborazione
Disponibilità di euro di spese in conto capitale - influenza sulle decisioni di processo automatizzato di versi manuali e benefici a lungo termine
Valore del prodotto spedito - il rapporto tra il valore del prodotto spedito e il costo di evasione dell'ordine
Variazioni stagionali del volume in uscita - quantità e durata dei picchi e delle valli stagionali del volume in uscita
Prevedibilità dei futuri volumi, profili di prodotti e ordini
Predicibilità della rete di distribuzione: se la rete stessa cambierà o meno
Presenza di piccoli volumi di distribuzione
Riduzione al minimo dei costi di spedizione
Questo elenco è solo un piccolo esempio di fattori che possono influenzare la scelta delle procedure operative dei centri di distribuzione.

Poiché ciascun fattore ha un'importanza variabile in ciascuna organizzazione, l'effetto netto è che ciascuna organizzazione ha requisiti di elaborazione univoci

Dove ci troviamo?

Sede operativa: Via Litta Modignani 110, Milano Sede legale: Via E. Cialdini 45, Milano

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